Una forma della libertà accademica riconosciuta per il sistema juridico della Unione Europea è la si chiamata libertà del conoscimento o quinta libertà, come la chiamano la fuentes della Unione Europea. Per esplicare che tipo di libertà nell'ambito dell'accademica si riconosce a chi lavora nell'ambito accademico, c'è un passo in avanti, ricordando come funziona il sistema juridico della Unione Europea. L'Unione Europea è un sistema juridico supranazionale. A differenza di altre forme di collaborazione più tradizionali tra Stati, ha creato un ordinamento juridico che, dal 60 del secolo passato, a partire dalla sentenza Van Gendelos, il Tribunale di Giustizia riconosce che questo sistema juridico crea norme che si applicano direttamente alle particolari. Si riconosce anche agli stati, alle persone e alle compagnie. Dall'ordinamento juridico della Unione Europea, quindi, derivano situazioni juridiche attive o passive e di Stato, ovvero un conjunto di situazioni juridiche che si riconoscono in razone della sua posizione sul sistema juridico. La legge è molto variata. status e ovviamente la situazione politica, che viene direttamente all'ordinamento politico della Unione Europea e portanto no del livello nazionale. Il massimo importante, la base di otros status e situazioni politiche è l'estatus di sudadano della Unione Europea, introdusito col trattato di Maastricht, entrato in vigor nel 1993. Anteriormente la libertà di circolazione, in particolare, si riconosceva di maniera specifica agli autonomi, ai salariati, alle imprese, così come altre libertà che formano le quattro libertà fondamentali del trattato, come la libertà di circolazione dei beni, mercantili, finanziari, servizi e capitali, che però sono sempre associati alla circolazione delle persone. Anteriormente al trattato di Maastricht, che ha generalizzato la libertà di circolazione, in particolare delle persone, la corrispondenza del Tribunale di Costituzione è implicitamente la legislazione derivata dalle libertà di circolazione delle persone. La libertà di circolazione è la legislazione dei diritti che derivano dalla libertà di circolazione, perché ovviamente permettere la libertà di circolazione della persona e di quelli che realizzano attività economiche, servizi che vendono, mercanzia, eccetera, che lavorano con i capitali, implica anche la possibilità di essere altri tipi di diritti, per esempio il diritto di essere parte di una relazione contrattuale o di altre relazioni juridiche, incluite le relazioni familiari, per esempio. In ogni modo, la libera circolazione delle persone e le altre libertà e diritti e situazioni juridiche associate alla libera circolazione sono riconosciute attraverso la corrispondenza del Tribunale di Costituzione a un numero di persone sempre più ampio, fino all'establimento del concetto di cittadinanza dell'Unione europea che è riconosciuto da qualche cittadino di un paese. Stati membri dell'Unione europea, che è una categoria, un status più generale per gozzare del quale non si deve necessariamente essere lavoratori, imprenditori, consumatori o avere un altro stato di naturalezza economica associato al mercato, ma di essere cittadini di uno dei Paesi membri dell'Unione europea. Con l'entrata in vigore del Trattato di Maastricht le istituzioni dell'Unione europea, in particolare la Commissione europea, a partire dal libro Blanco Competibilità, Crescimento e Empleo della Commissione dirigita da Jacques Delors ha iniziato una ricerca. È una riflessione istituzionale sul futuro dell'integrazione europea. L'integrazione europea con il Trattato di Maastricht arriva a completare i suoi obiettivi iniziali che erano di creare un mercato interno senza frontiere sia politiche, sia economiche, tecniche, etc. Questo si è raggiunto con il Trattato di Maastricht. La riflessione iniziata dalla Commissione di Jacques Delors con il documento che abbiamo citato e altri documenti di questo periodo si riferiva al futuro di questa forma di integrazione e, attraverso l'osservazione di una situazione, di varie situazioni di crisi che interessavano l'Europa in questa epoca, in particolare la bassa occupazione, il basso livello di lavoro degli europei, ha proposto che l'economia, la società europea si convertisse in una società del conoscimento. Una società che non è più una società dell'industria tradizionale ma una società, un'economia. Una società che si considera più adeguata, più attualizzata, che si considera come aspetto più importante dal punto di vista economico e sociale, le nuove tecnologie. Quello che in altri continenti e paesi si chiamò, pertanto, società delle informazioni, cioè una società che si basa nell'internet e nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, in Europa si chiama società del conoscimento, cioè una società basata sulle tecnologie e nella produzione, distribuzione e trasferenza del conoscimento, però una società dove l'attività basata nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione tenga in conto interessi e valori fondamentali come i diritti umani, la protezione del medio ambiente e altri interessi considerati rilevanti. Quindi è una società dell'informazione e della comunicazione che però tiene in conto altri interessi, non solo gli interessi economici e la maggior efficienza economico-produttiva attraverso queste nuove tecnologie. In questa società, dice la Commissione europea, è più importante della produzione e dell'intercambio di beni e servizi la produzione attraverso l'investigazione, la creazione di nuovi beni e servizi a partire dal conoscimento, per mezzo dell'innovazione e dove è ancora più importante l'educazione e la capacità professionale come medi per condividere il conoscimento. Quindi le tre attività del conoscimento – investigazione, innovazione ed educazione – si trasferiscono nel centro della strategia delle istituzioni europee da vari punti di vista, principalmente dal punto di vista del presupposto. Una parte importantissima dei fondi del presupposto dell'Unione europea negli anni 90 fino ad oggi è destinata a finanziare le tre attività che producono, distribuiscono e trasferiscono il conoscimento. Questa strategia della Commissione europea ha ovviamente involucrato altre istituzioni del Consiglio e del Parlamento europeo ed è stata lanciata di nuovo con la chiamata strategia di Lisboa all'inizio degli anni 2000. Successivamente si è iniziata un processo di riforma dello Trattato che è arrivato all'entrata in vigore del Trattato di Lisboa del 2009 e ha riformato lo Trattato e in particolare ha cambiato e ha sviluppato le politiche europee nell'ambito delle attività del conoscimento, dell'educazione, dell'investigazione e dell'innovazione. E lo Trattato costituzionale europeo specialmente nel Trattato del funzionamento portanto oggi si riconosce l'importanza del lavoro dell'attività professionale di quelli che lavorano nell'ambito accademico e specialmente gli investigatori, i professori. Quindi si parla nell'articolo 166, 167 e nell'ambito della politica europea dell'educazione della formazione della necessità di creare uno spazio educativo avierto dinamico dove portanto possano circolare liberamente professori, studenti formatori ovviamente ma in generale. E nell'articolo 179 che abbiamo già citato che parla della politica europea dell'investigazione e del desarrollo si parla della necessità della creazione di uno spazio europeo dell'innovazione e nel quale possano circolare liberamente i conoscimenti le tecnologie e ovviamente gli investigatori però interpretando in maniera estensiva tutti i professionali che lavorano nell'ambito dell'investigazione portando queste idee di creare uno spazio dell'educazione e in particolare l'alta educazione lo spazio dell'investigazione sono metafori che appoghiano l'idea che sta sintetizzata nell'espressione libertà del conoscimento o quinta libertà è a dire una libertà che si aggiunge alle quattro tradizionali e per sbraiare l'aspetto relevante importante di questa libertà e nell'ambito per raggiungere gli obiettivi del dei trattati e in generale della costruzione dell'Unione europea questa libertà del conoscimento in realtà si è riconosciuta con il trattato di Lisboa e a partire dal 2009 in modo formale però già la giurisprudenza del Tribunale di Giustizia e implicitamente la legislazione però soprattutto la giurisprudenza del Tribunale di Giustizia durante gli anni precedenti particolarmente negli anni 70 e 80 aveva riconosciuto l'importanza che della circolazione del personale che lavorava nell'ambito accademico e degli studenti tra la corrispondenza più famosa e rilevante in questo discorso possiamo ricordare per esempio le sentenze Gravier e Blaiseau che stabiliscono il diritto alla circolazione dei studenti universitari o in altre sentenze della libertà di circolazione del luogo che sta nascendo una passantia alla pratica professionale ecc sempre nell'ambito dell'educazione che in pratica distaccavano il carattere rilevante della libera circolazione di questo soggetto nonostante in questa epoca stiamo parlando degli anni 70-80 quindi prima del trattato di Maastricht lo trattato si riconosce solo la libera circolazione dei lavoratori salariati e autonomi oggi la quinta libertà che si aggiunge alle quattro libertà tradizionali serve per che? per eliminare non tanto gli ostacoli alla libera circolazione ovviamente questa libera circolazione è stata stabilita dai trattati dall'inizio come abbiamo visto e dalla corrispondenza del tribunale di giustizia perché allora è importante creare identificare una nuova forma di libertà associata a quelli che attuano e che se l'istituzione si dà conto che le attività come l'attività degli studenti degli professori degli investigatori è un'attività che oggi deve essere basata sulla mobilità non come per altre professioni o per la società in generale dove la libertà di circolazione è una possibilità oggi nel settore dell'educazione dell'investigazione e nella metafora della società del conoscimento la libertà di circolazione è necessaria per esempio nel caso a parte degli studenti oggi dove è importantissimo avere un'esperienza attraverso Erasmus o altre forme di esperienze in paesi europei differenti questo ovviamente è un importante elemento della carriera e anche professionale degli studenti però dal punto di vista professionale il lavoro del professore o soprattutto dell'investigatore è dipende è intimamente associato alla possibilità di circolare tra paesi differenti in Europa e fuori esperienze differenti e questo ovviamente è una caratteristica di questo tipo di professione pertanto è importante sottolineare la necessità che l'ordinamento giuridico dell'Unione Europea però anche i sistemi nazionali eliminano tutti gli sistemi nazionali e non solo i sistemi anche gli altri sistemi nazionali che fare un lavoro professionale in un paese in un paese specifico o in un idioma specifico può essere un ostacolo di fatto alla libera circolazione o trattare in maniera diversa nell'ambito accademico persone che vengono da paesi differenti o non valorizzare adeguatamente la mobilità degli investigatori e dei professori e nei sistemi di valutazione o nei sistemi di reclutamento come si dice degli investigatori o degli professori possono essere tutti ostacoli alla effettiva libera circolazione degli uomini attraverso forme espliciti che sarebbero proibite e non tanto perché si riferiscono agli investigatori o agli professori ma perché si riferiscono alla libera circolazione delle persone dei cittadini e pertanto è importantissimo questo parlare questa nuova forma di libertà di circolazione di quinta libertà che nella Unione Europea partecipa alla creazione all'identificazione della libertà accademica della quale stiamo parlando e portanto questa libertà si riferisce agli investigatori e ai docenti e ha alcuni contenuti specifici che sono che si possono trovare in resum e nella così chiamata carta europea degli investigatori che è un documento che sta in fase di revisione in realtà che in sua prima visione sta annezzo a una raccomandazione del 2015 anche che è un codico per l' lavoro degli investigatori questa comunicazione e gli annessi la carta dell'europeo degli investigatori e la carta per l' lavoro sono dal punto di vista politico voi sapete una comunicazione una raccomandazione non è una fuente obbligatoria però è una in primer lugar se si hace referenza a estas cartas a estos documentos eh para los que participa algunos progetto programma europea come il programma los programmas marcos e in particolar horizon europe hoy dia e en segundo lugar como hemos visto eh esta carta estos documentos en practice son un resumen de principios e reglas ya previstas en otras fuentes e portanto ambos eh los eh los elementos hacen que este tipo de documentos al final tengan su obligatorietà lo che è interessante in particolare che forman parte dell'estatus del dell'investigatore si podemos hablar dell'estato investigatore europeo eh propriamente eh por effetto e como descrivito en esta carta eh quale son los continidos principales eh in primer lugar il riconoscimento de la definizione d'investigator como de qualche persona che tiene por lo meno il grado della maestria grado accademico della maestria che llega a capo un'attività accademica se sta in uno stato iniziale eh l'early stage researcher come si chiama o è un experience researcher una professional con muchos años de eh d'experienza ehm eh esto eh todos los investigadores eh por razones de sexo de condizione economica pero tambien no ser discriminado por provenienza eh por origen eh nazional eh ovviamente eh esto è specialmente nella nell'ambito dell'Unione Europea però no solo una flexibilità in considerazione la particularità des della mh della eh dell'attività de investigazione e portanto la prevision di una flexibilità necessaria ehm specialmente eh para mh cumplir con para realizzare che eh llevan discapacidades la necessità che l'attività investigazione pueda permitir mh la vida familiar e mh la necessità che se garanti che se garantisca al all'investigatore ovviamente libertà accademica com come ehm mh ehm otro modulo eh con lo conteni dispositivos e eh negativos che esta libertà eh contiene eh il ehm mh derecio al eh Pubblicare come autore o coautore nelle riviste internazionali, partecipare alle attività accademiche come la revisione tra i paesi, per esempio, e altri diritti che appartengono alla condizione dell'investigatore, come per esempio il diritto a valorizzare i prodotti, incluso attraverso non solo la pubblicazione, ma anche la protezione amministrativa con patente o il diritto d'autore dei prodotti dell'attività di investigazione. Inoltre, i diritti sono previsti come diritti, che si possono considerare anche come diritti. Abbiamo già visto il diritto di essere capacità, continuamente, un altro aspetto caratteristico di questa attività professionale, che è il diritto di essere capacità. Si necessita che l'investigatore o il professore sempre attualizzino i suoi conoscimenti, che non possono rimanere al momento iniziale della carriera. E altri tipi di obbligazioni, per esempio l'obbligazione di cumplire con le regole etiche, per esempio è un tema che ovviamente in questo corso tratteremo in maniera molto dettagliata. La necessità di compiere le altre regole dell'organizzazione. Ovviamente, il diritto di partecipare agli organismi di autogoverno. Il diritto, soprattutto per i più giovani, della supervisione degli investigatori più esperti, che però ovviamente, per l'altro lato, devono arrivare a capo questa attività di supervisione in maniera adeguata, che sia effettivamente utile per gli investigatori più giovani. Inoltre, ovviamente, questi diritti e i doveri che formano lo stato dell'investigatore è molto interessante in questa raccomandazione del 2015, la carta del Codigo di Condutta per L'Empleo degli Investigatori che stabilisce in coerenza con i diritti e i doveri che abbiamo visto i doveri e le maniere di attuare da parte delle università, dei centri pubblico, privato e di investigazione delle imprese e quindi, quando c'è bisogno di selezionare e di impiegare ovviamente gli investigatori, quindi il dovere di non discriminare, di permettere ovviamente condizioni di lavoro più flessibili, il riconoscimento dell'esperienza professionale e, ovviamente, l'esperienza maturata in altri paesi con la mobilità, permettere la pubblicazione come autore-coautore e la valorizzazione dello prodotto dell'investigazione riconoscendo, per esempio, lo derecho sulle proprietà intellettuali e un ambiente di lavoro ovviamente adeguato all'attività di investigazione, eccetera. Nell'ambito della libertà del conoscimento è importante anche distaccare il papel, come sempre, non solo degli investigatori e dei docenti ma anche delle organizzazioni dove gli investigatori, i docenti e gli altri professionali lavorano. Pertanto l'ordinamento, come dicevo, il trattato di funzionamento nella norma che abbiamo citato ma anche altri documenti dell'Unione Europea o di forme di collaborazione intergovernamentale come il processo di Bologna che è una forma di convergenza, di riforma dei sistemi di alta formazione universitaria in Europa e appoggio l'autonomia dell'Università del Centro di Investigazione e dell'importanza che questa autonomia tiene per appoggiare l'esercizio effettivo e efficiente della libertà accademica e della libertà della quinta libertà la libera circolazione dei professori e degli investigatori nell'ambito dell'espazio europeo dell'educazione e dell'investigazione.